È NATO PRIMA L’UOVO O LA GALLINA?

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Si usa spesso la frase “è nato prima l’uovo o la gallina?”* per indicare metaforicamente la difficoltà di avere una risposta certa a questioni di causa ed effetto.

Ma dalla metafora alla realtà da cui la metafora attinge, potrebbe essere interessante percorrere le tappe della filiera avicola fino alla nostra tavola.

I polli iniziano la loro vita negli incubatoi, dove le uova fecondate (non le uova da tavola) iniziano il percorso che le porterà a diventare polli allevati per la carne. Che sono appunto chiamati polli da carne.

Una volta nati, i pulcini vengono trasportati in moderni allevamenti che sono ambienti dotati di sistemi progettati per mantenere gli animali nelle migliori condizioni possibili di salute e benessere generale rispettando  l’espressione naturale dei loro istinti di socialità.

Negli allevamenti il pollo vaga, mangia, beve e socializza con altri polli sotto la supervisione di agricoltori e veterinari, che si assicurano che tutti i polli siano comodi, sani e che crescano bene e senza stress di alcun tipo, sia esso alimentare sia ambientale.

Vale la pena sottolineare “un’eventualità” spesso dipinta invece come “prassi” dagli animalisti: come gli umani, i polli possono ammalarsi e solo in quel caso essere trattati con antibiotici.

Ma la carne di pollo venduta nella grande distribuzione è comunque sempre priva di antibiotici perché la qualità dei controlli del benessere animale include la qualità del benessere del consumatore, che di quella carne si nutrirà. Infatti, il sistema di controllo veterinario, regola i periodi di sospensione dell’eventuale somministrazione di antibiotici per assicurarsi che nessuna carne destinata al commercio possa contenere residui del farmaco.

A proposito poi di “trattamenti” nessun pollo riceve ormoni o steroidi sia perché tale pratica è vietata, sia soprattutto perché è inutile, dato che i polli, non essendo dei mammiferi, non ne traggono alcun beneficio,  sia perché rappresenterebbe un notevole aggravio di costi per la filiera che, sul piano economico, già si regge su margini molto ridotti che tali trattamenti (una dose di ormoni costa come 10 polli) renderebbero non sostenibile.

Potrebbe sembrare superfluo sottolineare che le imprese agricole devono necessariamente sottostare ad alcune regole che vanno assolte contemporaneamente: la sostenibilità economica, la garanzia del benessere animale e la garanzia della salute umana (sia di chi ci lavora sia di chi ne fruisce come consumatore).

Tornando al percorso del nostro pollo, raggiunto il peso ideale (di solito dai 2 ai 4 kg)  viene trasferito al processo di lavorazione e macellazione.  Su questo punto possiamo fare tutte le riflessioni del caso

https://www.esempidaimitare.com/nutriamoci/2019/04/19/hello-world/

ma dobbiamo tener conto che l’umanità deve prevedere e provvedere alla propria di sopravvivenza e che qualcuno lo deve fare.

Molti animalisti si accaniscono nel criticare anche il passaggio dall’allevamento al reparto di macellazione, puntando il dito contro il trasporto, ma questo è sempre stabilito sia il più breve possibile ed è l’unica volta nella vita del pollo da carne che questi lo trascorre in una gabbia … pratica peraltro necessaria per garantire la sicurezza dell’animale durante il percorso.

Una volta nello stabilimento, i polli vengono uccisi rapidamente utilizzando, affinché non soffrano, pratiche studiate e certificate. Poi vengono refrigerati e ispezionati dai veterinari delle autorità sanitarie che, prima di consentire e autorizzare la distribuzione ai negozi, alla grande distribuzione o ai ristoranti, ne devono certificare la salubrità.

Il sistema di approvvigionamento alimentare più efficiente, nutriente, internazionale, sano, economico e certificato di cui l’umanità dispone è ancora quello che dall’uovo alla gallina -che sia nato prima uno o l’altra- ci mette a disposizione nutrienti fondamentali per la nostra sopravvivenza … senza negare che la nostra alimentazione deve essere variata e includere anche il sostegno del mondo vegetale.

*Se poi volete cercare una risposta documentata al dilemma che titola questo articolo, potete collegarvi a

https://www.science.org.au/curious/everything-else/which-came-first-chicken-or-egg

Vi stupirà.

È in inglese, ma Google traduce abbastanza bene.

Pietro Greppi

Ethical advisor

info@ad-just.it

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