Ecco una notizia che potrebbe fare da traino e stimolo anche in Europa per suggerire alle associazioni di allevatori come comportarsi in relazione alle frequenti accuse che vengono loro rivolte dagli animalisti.
Arriva fresca dall’Australia e rappresenta uno dei risultati, che si potrebbero ottenere anche altrove, quando le ragioni di un sistema, che gestisce importanti attività per l’approvvigionamento alimentare di intere popolazioni, viene assediato da iniziative di protesta basate su suggestioni, provocate da informazioni distorte e manipolate.
Le organizzazioni animaliste e ambientaliste hanno infatti modalità di rappresentazione dei loro racconti molto suggestive. La caratteristica che li identifica a livello internazionale è il trasporto emotivo tramite il quale agiscono enfatizzando ogni avvenimento che si verifica nelle filiere alimentari a loro invise.
A volte le loro esasperazioni sono talmente esagerate che sfociano anche in comportamenti non tollerabili. Gli allevatori, in alcune parti del mondo, hanno cominciato a reagire.
Ecco il link all’articolo pubblicato da EFA News – European Food Agency, agenzia giornalistica interamente dedicata all’informazione nel settore dell’industria agroalimentare, in Italia e in Europa:
Pietro Greppi – Ethical advisor
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